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Mercoledì, 30 Marzo 2016 11:30

Presentato il programma pluriennale delle opere pubbliche

Opere per 100 milioni di euro che consentiranno la trasformazione della città all’insegna della qualità urbanistica e sociale.

Questo, in sintesi, il commento del sindaco e dell’assessore alle Opere pubbliche Antonella Prete che hanno illustrato tutte le azioni che impegneranno il Comune nei prossimi anni, in vista del 2019.

“Quello che descriviamo oggi, non  è  un elenco di ipotesi e programmi, ma un incontro in cui definiamo progetti garantiti da risorse economiche”. Così il sindaco ha esordito oggi nel corso della conferenza stampa convocata nella sala Mandela.

“Oggi indicheremo il tragitto del governo cittadino – ha aggiunto – attraverso il programma pluriennale. Le somme che utilizzeremo sono state individuate, pilotate e ottenute dall’attività di questa amministrazione. In particolare parlo dei fondi della Legge di stabilità, originati dalla delibera del consiglio comunale dell’ottobre scorso approvata all’unanimità nel corso di una seduta pubblica. In questi mesi abbiamo sensibilizzato il Governo nazionale sulla necessità di rompere l’isolamento storico di Matera e mentre, per la ferrovia la vicenda è difficile e a volte inascoltati, sul capitolo della viabilità abbiamo riproposto i due temi essenziali che segnano questo periodo: l’ultimazione in tempi rapidi della Bradanica sulla Metaponto-Melfi e il collegamento strategico dalla Basentana alla autostrada di Gioia del Colle A14.

La nota ufficiale dell’Anas del 17 marzo scorso – ha proseguito il sindaco – ci ha confermato il progetto preliminare del collegamento mediano Murgia Pollino- Gioia del Colle- Matera- Ferrandina- Pisticci. Questo tratto collegherà aree industriali di Jesce, Venusio, Matera Valbasento. Si  apre  così un varco  grazie al recupero della viabilità di un’arteria strategica per l’intera Basilicata.

Abbiamo predisposto anche programmi di intervento legati alle risorse che abbiamo catturato, partendo dai fondi di Sviluppo e coesione per 20 mln, recuperando con una ricognizione puntuale alla Cassa Depositi e Prestiti per 2.150 mln, somme del Comune di mutui accesi e in parte non utilizzati. Per questa ragione,  devo ringraziare  l’ex consigliere comunale Michele Paterino che aveva fatto di questa vicenda una battaglia personale. Ci sono, poi – ha aggiunto il sindaco -  17 mln provenienti dalla legge di stabilità e dal Ministero dei Beni culturali che ha previsto nel complesso una erogazione di 28 mln alla città, capitale europea della cultura (11mln sono destinati alla Fondazione Matera-Basilicata 2019). Abbiamo già svolto due incontri al Ministero e un altro si terrà  a breve nel corso del quale si definiranno somme e opere. Inoltre 20 mln saranno  destinati al rifinanziamento della Legge 771/1986,  due milioni dei quali copriranno le spese per il personale dell’Ufficio Sassi che verrà ripristinato.

La Melteni srl verserà al Comune 700 mila euro per il recupero funzionale del Casino Dragone a S. Giacomo, in compensazione dell’installazione delle pale eoliche”.

Il sindaco ha inoltre illustrato l’utilizzo delle somme dei fondi Po-Fesr 2014-2020, su energia e recupero edilizio.

“Lo scenario concreto delle risorse, pari a più di 30 milioni garantirà di vivere una città che nella sua lunghezza territoriale può essere compensata dall’attivazione della metropolitana leggera delle Fal”. Tra le ipotesi annunciate anche la creazione di uno scalo merci ferroviario nell’area di Jesce. 

Il sindaco ha poi parlato dei progetti i cui fondi sono stati promessi, ma non sono ancora certi.

In un veloce riferimento, Raffaello de Ruggieri ha spiegato: “Il più importante è la tangenziale ovest, il collegamento fra via Normanni e via Carlo Levi per una somma complessiva di 22 mln.  Si tratta di un’arteria stradale che consentirà di liberare via Lucana dall’aggressione quotidiana del traffico e per questo si tratta di un’opera per cui ci si dovrà confrontare con la città. L’altro grande intervento è la trasformazione di piazza Matteotti che diventerà Parco della Visitazione e che richiederà una spesa di 3mln; l’area diventerà il collegamento fra la città storica e quella moderna. Sono questi i punti nevralgici delle nostre future richieste, insieme ad altre”.

Tra queste il sindaco ha indicato la mobilità intermodale, il collegamento (30mln) di un “by pass” da via Appia (a ridosso del cementificio) fino alla Matera-Gioia del Colle per impedire che il traffico pesante percorra quell’area in vista della nascita del Parco delle Cave, il Parco degli Angeli a Serra Rifusa, il Centro Olivetti a La Martella e il prolungamento della metropolitana fino all’ospedale.

“Si tratta di azioni  - ha chiarito ancora il sindaco - che dovranno esserte inserite nel Patto della Basilucata nell’ambito del Masterplan per il sud o in un accordo di programma fra Ministeri, Comuni e Regione”. Tra gli interventi possibili sui fondi Feas per le strade rurali e gli antichi tratturi legati aprocedure competitive regionali, così come le periferie urbane e la rigenerazione di San Giacomo, Piccianello e una grande area di impianti sportivi.

Il sindaco ha poi parlato di investimenti che hanno probabilità concreta di essere realizzati.

“Il primo è un investimento di 800 mila euro per la videosorveglianza della città che è importante sia per la sicurezza che per i controlli previsti dal servizio porta a porta dei rifiuti. Altre azioni riguardano, poi, la finanza di progetto a cominciare dai parcheggi pubblici. Valuteremo comunicazioni di interesse per la costruzione di 3 parcheggi: uno al posto della scuola media Torraca (che verrebbe trasferita a Serra Venerdì presso la ex centrale del Latte), il parcheggio di via Gramsci e l’area a ridosso di via Cererie, strategica per chi deve recarsi nei Sassi.

L’altro grande progetto – ha agigunto il sindaco – è l’intervento integrato per efficiantamento energetico e smart city. C’è grande attenzione in questo senso, stabilizzando l’autonomia energetica attraverso il rifacimento della pubblica illuminazione e della produzione degli immobili comunali”.

Nel suo intervento il sindaco ha accennato anche ad interventi di recupero del patrimonio culturale. “Sulla base della legge regionale di riferimento, abbiamo candidato a finanziamento anche il Parco archeologico naturale di Timmari dove c’è la Tomba di Alessandro il Molosso. Abbiamo attivato risorse anche per rafforzare l’organico comunale – ha annunciato inoltre il sindaco – Entro qualche mese, grazie a quanto previsto dalla Legge di Stabiilità, potranno essere assunti con contratto a tempo determinato fino al 31 dicembre 2019, 30 unità tra agenti di polizia municipale (4), un ingegnere per impianti di pubblica illuminazione, un perito tecnico, un ingegnere ambientale, un assistente sociale, un agronomo forestale, un esperto laureato in informatica, due unità amministrative che comporranno il Centro unico Appalti comunale, un ingegenere o architetto per il settore urbanistica, un laureato per il settore turismo, e un esperto in economia della cultura e cinema.

L’Ufficio Sassi verrà ricomposto grazie a due architetti, due ingegneri, 4 geometri, 4 informatici, un avvocato e un segretario”. Sul Parco tematico della preistoria a Murgia Timone, inoltre,  è prevista una somma di 1 mln, il Parco della Civiltà Rupestre con 3,5 milioni, il Museo demoantropologico per 7 mln e la  Città dello Spazio per fondi pari a 1,5 mln.

“Il Ministero per i Beni culturale   - ha aggiunto -  ha fortemente voluto portare avanti il progetto del ‘Guerrieri’ di Matera. Il 24 aprile saranno a Matera la moglie e la figlia di Gerardo Guerrieri per apporre una targa davanti alla casa in cui nacque. L’area individuata per questa struttura potrebbe essere  all’interno della Cava del Sole attraverso un bando internazionale”.

Ulteriori 2,150 mln, ha spiegato il sindaco saranno destinati “Alla manutenzione della viabilità (1 mln) e alla manutenzione delle scuole (800 mila euro) e alla riqualificazione del diurno in piazza Matteotti (250 mila euro), infine c’è  l’eliminazione della stazione di servizio in via Annunziatella, nei pressi dello Stadio (200 mila euro)”.

L’assessore comunale alle Opere Pubbliche, Antonella Prete ha aggiunto: “La città che stiamo programmando è in linea con quello che il sindaco aveva illustrato all’inizio  del suo mandato – ha spiegato, aggiungendo – siamo intervenuti su azioni presenti in passato che,  però, erano rimaste prive di riscontro. Va ripristinata lìintera mobilità della città, svuotando il centro storico dalle auto. I Fondi di sviluppo e coesione infatti prevedono somme per lo scambio intermodale a Serra Rifusa dove potranno sostare auto che vogliono raggiungere la città. Lo scambio gomma-ferro consentirà di arrivare nel  centro storico. Piazza della Visitazione verrà infatti utilizzata  solo per i bus scolastici e per questo abbiamo già avviato uno studio dei flussi automobilistici, che si sta svolgendo proprio in queste ore.

Allungheremo le aree pedonali in città, come previsto nel piano delle opere già finanziate. Abbiamo rivisto anche i progetti rimasti fermi e che sono stati riprogrammati differenziando le diverse linee di intervento  come ad esempio cinema Comunale e cinema Kennedy. La nostra attenzione infatti è rivolta anche alle aree periferiche – ha aggiunto – Ci sono infatti  azioni concentrate nei rioni di Piccianello, San Giacomo e a La Martella. L’intervento pervisto nella Sala Pasolini, si proporrà non solo come hub per le produzioni cinematografiche, ma anche come punto di riferimento per l’attività consiliare e quelle di produzione cinematografica”. In quanto ai percordi pedonali nel centro storico l’assessore si è riferita a  via del Corso, via delle Beccherie e la riqualificazione dell’area da piazza della Visitazione all’ingresso dei Sassi, attraverso via don Minzoni.

A breve partiranno i lavori in piazza Vittorio Veneto, mentre il primo stralcio del Dea (Museo Demoetnoantropologico) è già avviato.

“Questo è il primo grosso progetto che parte, dopo uno stop che durava da 20 anni. I lavori riguarderanno l’area dietro il rione Malve – ha concluso l’assessore – Rifaremo la pavimentazione, i muretti e ripristinerempo l’impianto di pubblica illuminazione”.

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